Guglielmo Marconi
|
Guglielmo Marconi fu spesso accusato di non avere pieno merito delle proprie scoperte. Egli spesso rispondeva con la sua consueta eleganza: "Avvalendomi delle conoscenze già acquisite ed elaborando le teorie già note, io non ho fatto altro che seguire la strada di Watt, Edison, Stephenson e di altri illustri inventori. Dubito molto che ci sia stato un caso d'invenzione utile nel quale tutte le teorie, tutte le applicazioni pratiche, e tutte le apparecchiature siano state opera di un solo uomo". La più sorprendente scoperta del grande scienziato è naturalmente quella della radio, anche se ha dato notevoli contributi allo sviluppo dell'apparecchiatura radar. Marconi nacque nel 1874 nelle vicinanze di Bologna e fin da ragazzo ebbe una profonda passione per la Fisica e le sue applicazioni; nella tenuta paterna di Pontecchio eseguì i primi esperimenti ottenendo importanti risultati nella telegrafia senza fili. Il padre, intuendo le potenzialità di Guglielmo, sostenne finanziariamente i suoi esperimenti e nel 1896 in Inghilterra ottenne il primo brevetto. Da lì a pochi anni, l'apparecchio radio di Marconi permise il salvataggio di molte vite durante l'affondanmento della Republic e del Titanic e di fatto avendo ragione sulla trasmissione via cavo. Dopo la prima guerra mondiale, Marconi decise di acquistare lo yacht Elettra sul quale vivrà con la moglia Cristina e la figlia Elettra e dove eseguirà molti esperimenti che da lì a poco avranno grande impiego in medicina. Nel Golfo tra Sestri Levante e Portofino perfezionò la radiotelegrafia, la realizzazione dei radiofari e del radar. Nel Marzo del 1930, dal porto di Genova lo scienziato accese le luci del municipio di Sydney e nel 1933 dalla terrazza del Miramare di Santa Margherita lanciò il primo segnale a onde corte su lunga distanza; una piccola stazione di ricezione a 600 MHz fu installata qui a Montallegro, sulla ollina chiamata Monte Rosa.
|
|